Un viaggio in Sicilia è fatto di mare e montagna, antichi paesini, feste popolari e buona cucina con numerosi prodotti tipici. Arte e cultura con influenze arabe e normanne.
Luoghi incantevoli, luoghi che potrebbero esserlo se fossero valorizzati e altri che ti fanno incazzare per come sono maltrattati.
Alcune spiagge sono fantastiche, in molti casi sono sporche, qualche volta abbiamo visto discariche (in spiaggia si usa la sdraio, non il divano... o è cambiato qualcosa?).
Per mancanza di indicazioni o pr la dificoltà a reperire informazioni anche banali come l'orario di apertura di un museo, può capitare di non riuscire a raggiungere una meta.
Molto del lavoro di promozione turistica è demandato alle varie Pro Loco, che in molti casi si impegnano per valorizzare il loro territorio, ma basandosi sempre sul volontariato e con poche risorse. E questo spesso vuol dire, ad esempio, musei aperti solo un giorno a settimana. Altri posti vivono un fermento più partecipato, per cui riescono ad attrarre visitatori per la qualità delle loro proposte.
Da visitatori abbiamo avuto l'impressione che esistano due scuole di pensiero: una ritiene che dal "forestiero" si possa ricavare un profitto quando si presenta l'opportunità, offrendo servizi di basso livello a prezzi alti (a volte ci siamo trovati a dormire in alberghi e b&b con un rapporto qualità/prezzo molto basso) e senza investire, nemmeno in idee, per attrarre nuovi arrivi. Un'altra ha capito che con le bellezze naturali, le tradizioni, l'architettura, l'arte si possa fare del turismo una fonte di reddito.