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cuba

Cuba, que linda es Cuba. Cuba oltre ad essere linda, bella, può essere mille altre cose: rivoluzionaria, paradiso perduto per idealisti occidentali delusi, luogo di vacanza spensierata in villaggio tutto compreso, la dignità e l'orgoglio di un popolo oppresso da quarant'anni di infame embargo ma anche le jineteras che abbordano i turisti e i mille traffici per la ricerca dei dollari, l'istruzione e la sanità gratuite e la difficoltà di reperimento di medicinali e cancelleria, il mare, il rum e i sigari. L'abbiamo visitata e in qualche modo vissuta senza i filtri del tour organizzato o della vacanza all inclusive in villaggio, ma girando e vivendo con i cubani, facendoci contagiare dal loro entusiasmo e dalla voglia di continuare a vivere in una società migliore di moltre altre ma anche raccogliendo i loro sfoghi e le loro delusioni.

Abbiamo cercato di non mitizzare quella che per noi è una società giusta, ma guardare con occhi disincantati per capire le contraddizioni di un paese socialista che è riuscito a sopravvivere alla caduta del Muro di Berlino, che accoglie ogni anno un numero sempre maggiore di turisti che portano nelle casse dello stato valuta pregiata, ma creano nella società differenze tra coloro che lavorando nelle imprese turistiche hanno facilità di accesso al dollaro e il resto della popolazione che invece deve cercare di fare acquisti in moneta nazionale. Abbiamo visto un popolo istruito e colto, dove l'arte, la musica, il ballo, la letteratura sono un aspetto importantissimo della vita sociale e rispondono a una logica di arricchimento culturale e ludico-ricreativo, assai distante dalle dinamiche occidentali dello show-business. Ma anche la non conoscenza di molti degli avvenimenti che succedono nel mondo, a volte taciuti dai mezzi d'informazione per motivi di real-politik.
Abbiamo visto una rete capillare di servizi sociali attiva e dinamica come pochi altri paesi al mondo possono vantare, biblioteche in piccoli e sperduti paesi, medici e insegnanti in cooperative agricole nelle più sperdute zone rurali. 
Abbiamo visto un popolo fiero e non sottomesso alle politiche neoliberiste che affamano il resto del centro-america. 
Abbiamo anche visto la natura incantevole, la barriera corallina, le spiaggie, le vecchie auto, complessini di son per le strade e ballerini di salsa ovunque.
Vi diamo qualche immagine di ciò che abbiamo visto, sperando che almeno in parte vi facciano provare le emozioni che noi abbiamo provato: buen viaje.

Visitata a luglio e agosto del 1996 e 1997. I testi risalgono a quel periodo e di conseguenza sono datati visti i cambiamenti avvenuti nel corso di questi anni.