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Spesso chi si reca nel Peloponneso lo fa per i siti archeologici, mentre varrebbe la pena scoprire anche altre mete di questa penisola.
L'ideale sarebbe percorrere a tappe tutta la costa che presenta spiagge sabbiose, a ciotoli o rocciose. Ma bisogna addentrarsi anche all'interno, montagnoso e ricco di boschi (anche se i roghi del 2007 hanno lasciato in eredità ferite che si rimargineranno in molti anni), magari solo per una sosta ristoratrice in una taverna dei tanti paesini non turistici e quindi più genuini.
Chi non viaggia in auto o moto può utilizzare i bus di linea della KTEL che sono efficienti e affidabili, anche se inevitabilmente più lenti a causa dei cambi per raggiungere le località minori.
Alcune tappe sono obbligate come Patrasso, porto di attracco se si arriva dall'Italia, da cui si può raggiungere Olimpia, sede nell'antichità dei giochi. È un sito archeologico importante in cui, oltre allo stadio, si possono ammirare i resti dell'antica città come il tempio di Era, il Ginnasio, la Palestra. Del Tempio di Zeus rimangono solamente giganteschi blocchi di marmo, frammenti di colonne, capitelli. Interessante e ricco il Museo che sorge all'interno del sito.
La città moderna non offre molto più di bar, taverne e alberghi: molte gioiellerie specializzate in monili d'argento e qualche negozio di alimentari di produzione locale, principalmente miele e dolci. Tornati dopo più di quindici anni abbiamo avuto l'impressione di una cittadina in decadenza, meno viva. Mentre negli anni 90 c'erano molti turisti con lo zaino in spalla che affollavano gli alberghi, in tempi più recenti il grosso dei visitatori arriva in comitiva sbarcando dalle navi da crociera e trattenendosi solamente il tempo necessario della visita alle rovine. Anche per questo motivo è consigliabile visitarle la mattina presto in modo da evitare la ressa creata dai numerosi gruppi organizzati.

Spostandosi a sud, lasciando la costa ionica e dirigendosi verso il mar Egeo, si può far tappa a Ghytion, bella cittadina sul golfo Lakonikos. Dal porto salpano le navi per Creta, ma è soprattutto base per escursioni a Monemvassia che sorge su in isolotto, chiusa da mura veneziane, unita alla terraferma da un ponte.
Se anche voi avete un amico che vuole assolutamente visitare Sparta, ditegli che non è rimasto nulla di antico essendo stata fondata a metà dell'ottocento. Se insiste mostrategli le guide che lo riportano. Ma se non riuscite a convincerlo potete comunque farlo contento: la distanza da Ghytion non è molta e la strada si snoda in mezzo ai boschi. Una volta convinto che veramente l'attuale Sparta non è bella (a sentire gli storici neanche l'antica), stupitelo dirigendovi a Mystras. Di questa città bizantina vale la pena visitare il medievale complesso monastico.
Da non perdere, a circa 30 km da Ghytion, le grotte di Pyrgos Diroù. Si visitano in barca percorrendo un fiume sotterraneo, tra laghetti, gallerie e stalattiti.

Tornando verso nord la base ideale per muoversi nella zona è Nafplio, su cui domina la fortezza di Palamidi. La città ha molte costruzioni in stile veneziano e un castello su un'isolotto a pochi metri dalla costa. È piacevole e tranquilla, anche se molto frequentata. Le spiagge pur non essendo eccezionali, sono molto affollate: molto meglio girare per le viuzze del centro, oppure visitare i siti archeologici della zona. Epidauro col suo teatro dall'acustica perfetta, ancora oggi usato per concerti classici e rapresentazioni di tragedie. Micene con la maestosa porta dei Leoni e Tirinto con i resti della civiltà cretese-micenea risalenti al 1400 a.c.

Corinto è luogo di passaggio se dal Peloponneso si va verso Atene. La ricordiamo come una città molto caotica, senza attrattive e poco divertente. Ma sono ricordi di quasi trenta anni, forse ora la vedremmo con occhi diversi e magari più attenti, scoprendo cose che allora non vedemmo. O magari è migliorata lei.
Nelle vicinanze sorge il sito archeologico dell'antica Corinto e ovviamente il canale omonimo che si può vedere attraverso il ponte stradale vicino all'autostrada in direzione di Atene.

Visitata nel 1991-1992-2008