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meknes

Medina, ancora un'altra medina. Andarsene a zonzo in una medina ha sicuramente il suo fascino specialmente se si abbandona la zona più vicina all'ingresso, per avventurarsi nei vicoli. Ma iniziamo a sentire la "fatica" di stare sempre in mezzo alla folla senza riuscire a entrarci in contatto, al caos, stanchi delle soste a quasi tutti i negozi, stanchi dell'odore delle spezie...stanchi!
Ma stanchi anche del traffico, del rumore. Capiamo che per spostarsi in città è meglio farlo in taxi, che sono economici (anche se, come in tutto il Marocco, caricano solo tre passeggeri) e ti portano dritto alla meta. Ma quale meta? Ad esempio il mausoleo di Moulay Ismail, una delle poche moschee visitabili dai non musulmani. Oppure la porta Bab Mansour o il museo Dar Jamaï.
Se avete ancora voglia di camminare potete percorrere le mura della città. Altrimenti fermatevi in un caffè per gustarvi un tè alla menta.

Arrivando a Meknes dal Sud siamo passati nella zona di Ifrane che ci ha stupito per il suo paesaggio, che non ti aspetteresti in Marocco: piccoli paesini di montagna in mezzo al verde e al freddo (del resto il Marocco è un paese freddo con un sole caldo).