Novembre 2005, quattro giorni in giro per la classica Amsterdam: piazza Dam, coffee shop, quartiere a luci rosse e Museo Van Gogh. Mercati di fiori e delle pulci, supermercati e battelli turistici.
Mischiati a turisti di ogni nazione, di ogni età e di ogni genere. In conflitto con le forze del male che volevano girare sui battelli turistici. Ricordi di un precedente viaggio dicevano che i mezzi pubblici funzionano molto bene e quindi sono l'ideale complemento alle gambe per visitare la città, ma alla fine il male ha vinto e ci siamo trovati ad ascoltare: "on your left... sur votre gauche...a su izquierda...auf der linken Seite... alla vostra sinistra..."
CHE PALLE, MONICA!
Però Amsterdam è bella comunque, e a parte i luoghi "classici" già citati, è affascinante anche percorrendo le strade lungo i canali, con le case strette tra loro, piegate, storte, che sembrano quasi barcollanti.
Siccome non siamo abituati alle piste ciclabili, spesso ci siamo trovati senza accorgecene a intralciare il traffico dei ciclisti, camminando negli spazi a loro riservati.
Per chi si reca ad Amsterdam in auto è consigliabile usarla il meno possibile, soprattutto se si vuole raggiungere il centro, dove i parcheggi scarseggiano.
Amsterdam è una città multietnica e questo si riflette anche nella cucina. Si trovano ristoranti di tutto il mondo e questo supplisce alla non vastissima scelta della cucina olandese.
Chi avesse tempo e voglia può anche fare un'escursione a Haarlem, paciosa cittadina a una ventina di chilometri.
Visitata nel 1991 e novembre 2005