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Ottima meta per un week end, Siena offre cultura, monumenti, antiche strade medievali, antichi palazzi dai mattoni rossi e le persiane verdi. E poi i marmi dai tanti colori del duomo e del battistero. La vista sulla campagna che si presenta appena fuori porta San Marco o il panorama sulla città che si ammira dalla basilica di San Domenico. E offre anche cibo e vino di alta qualità. E soprattutto il Palio: evento dei cittadini (anzi contradaioli) senesi, è il culmine della vita sociale delle contrade. I forestieri ne possono ammirare, fin dai giorni che precedono la gara, la partecipazione viva e vissuta della popolazione. Le cene, le feste, le prove, i canti, le contrade imbandierate, le scaramucce tra contrade rivali, gli sbandieratori, i cortei e infine la gara.

Ma dal centro della piazza, perchè i posti migliori vengono presi dai senesi con giorni d'anticipo che presidiano giorno e notte i punti chiave della piazza. I posti sulle tribune sono cari e pronotati con largo anticipo, ma con un po' di fortuna si può trovar posto gratuitamente per le prove del giorno precedente. Ma in fondo la gara, per il turista, è solo una parte dello spettacolo che Siena e i senesi offrono nei giorni del Palio. E dopo la gara la festa nella contrada vincitrice, ma anche la disperazione degli sconfitti. Ma per rispetto al loro dolore sarebbe meglio non disturbarli... anche perchè il dolore spesso porta rabbia.
Siena è comunque una città sempre animata, anche grazie ai molti studenti fuori sede dell'università che soprattutto il sabato sera si ritrovano in Piazza del Campo.
I luoghi più classici come Piazza del Campo, la Torre del Mangia e il Duomo sono molto affollati la mattina, forse perchè oltre alle scolaresche vi sono molte comitive in arrivo da Firenze e che nel primo pomeriggio ripartono. Quindi è meglio dedicare la prima parte della giornata al santuario di Santa Caterina, alla basilica di San Domenico, a Fontebranda, alla piazza del mercato o alla fortezza Medicea. Dopo il giusto e meritato pranzo, per digerire finocchiona di cinghiale e chianti, salita alla torre del Mangia: tanti scalini ma senza far la coda per entrare.

Nella provincia sono molti i paesi che meritano un passaggio: Monteriggioni, poco più di una piazza rinchiusa tra mura medievali; San Gimignano, con le sue torri e le sue piazzette. Città patrimonio dell'UNESCO e patria dell'omonima Vernaccia, degustabile in molte cantine; Bagni Vignone, piccolo borgo la cui particolarità è che la piazza è costruita intorno a una piscina termale di epoca medievale; Montalcino con le sue cantine, ma anche San Quirico d'Orcia. A voi la scelta. L'importante è che mentre guidate per raggiungerli non vi facciate distrarre troppo dai colori della campagna e dalle colline.