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La Habana va visitata con molta calma. Prendetevi tutto il tempo necessario. Non limitatevi ai luoghi più famosi ma addentratevi nella città. Certo: il Malecon va percorso tutto, il Museo de la Revolucion va visto, la Cattedrale anche, un Mojito alla Bodeguita del Medio non dovete farvelo mancare, Plaza de la Revolucion, il Vedado, Centro Habana, Habana Vieja, una nuotata a Miramar, ma..
Ma La Habana va scoperta, vissuta, frequentata. In giro, senza meta, pronti a cogliere le mille sfumature. Con un po' di fortuna potrete conoscere persone, luoghi, situazioni che daranno un significato diverso al vostro vagabondare.
Ci permettiamo di darvi qualche consiglio: se avete tempo e pazienza provate a usare i mezzi pubblici e magari dirigetevi verso il mercato del quartiere cinese. Oppure, se siete stanchi di salsa y merengue, indirizzatevi al Patio de Maria, vicino Plaza de la Revolucion: è il luogo d'incontro dei "rokeros" dove si tengono concerti rock e trash metal con i migliori gruppi cubani. È sicuramente un'esperienza pogare al suono distorto e duro del rock più truce contaminato con i suoni e le percussioni della tradizione musicale cubana. Gli strumenti sono molto spesso assemblati recuperando pezzi di ogni genere a causa della scarsità delle attrezzature e dei ricambi, quindi sarà da parte loro graditissimo ricevere corde per chitarra e basso, pick-up, cavetti e quantaltro di poco ingombrante per il vostro zaino possa servire a fare musica. Il Patio de Maria é anche luogo di incontro e aggregazione per i giovani, che con l'assistenza degli operatori della Casa della Cultura affrontano e discutono i temi più svariati.
O forse siete più attratti dalle arti visive. Allora recatevi in Callejon de Hamel a visitare il pittore e scultore Salvador Gonzalez: oltre al suo studio potrete ammirare i muri degli edifici dell'intera via, da lui dipinti e le sue sculture e installazioni sparse per la strada.
Se vi interessa il sincretismo religioso, provate ad andare presso la Concha Mocoyu, in Calle Crespo 78. E' un'edificio all' Avana Vieja, dove vivono diverse famiglie, che è stato recentemente ristrutturato grazie al progetto di una sociologa cubana e al contributo solidale di alcune associazioni straniere (tra cui Arci Metromondo di Milano) coordinate dall'UNEAC, l'unione degli artisti e scrittori cubani. Il progetto prevedeva di ristrutturare gli appartamenti e al tempo stesso di creare un locale adibito a centro di animazione culturale per l'intero quartiere, partendo dal recupero della tradizione Yoruba che accomuna molte delle famiglie che vi risiedono. Tradizione di santeria, che nasce dal fondersi delle credenze religiose degli schiavi provenienti dall'Africa con la religione cattolica imposta agli stessi schiavi dagli spagnoli. A differenza di alcuni santeri che si possono incontrare in giro per l'isola e che offrono uno spettacolino per turisti, qui non verrete ammessi a nessun rito religioso, ma siamo sicuri che saranno ben lieti di spiegarvi molte cose sulle religioni sincretiche, oltre che sulle attività della loro comunità. Se ciò non fosse possibile potrete comunque dare un'occhiata allo spendido solar con al centro l'albero simbolo delle loro radici africane.
Potete anche solo girare per le strade e osservare le mille cose che vi accadono: carrettini che girano carichi di ogni cosa, bambini in monopattino rigorosamente in legno, anziane donne sull'uscio di casa, anziani che giocano interminabili partite a domino per la strada... Sicuramente sarete così fortunati da scoprire qualcosa o qualcuno che val la pena ricordare e raccontare.